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INIZIO DELL’ANNO SCOLASTICO 2010 S.I.V.


Cosa ricordiamo ancora dell’anno 2009 scomparso di recente?

Tante allegrie: l’arrivo dei nostri viaggiatori che, da quest’anno, conformano i nostri Quarti; o magari le cerimonie di premiazione e licenziatura, in cui sono stati distinti i piú bravi in ogni aspetto, sia accademico, sia formativo.

Tante tristezze: la perdita di alunni ed ex alunni che hanno lasciato un sapore amaro in tutti quelli che gli abbiamo voluto bene...
Ma a quei ricordi si sovrappone il presente.

Un presente segnato dal dolore di tutta una nazione di fronte all’inevitabile, un presente che sveglia i sentimenti piú nobili nella stragrande maggioranza degli esseri umani, e che ci fa percepire quanto fragile sia l’esistenza e quanta forza si richieda per continuare avanti.

Questo, perché un nuovo anno comporta sempre, dopo una naturale introspezione, un guardare avanti con nuove energie, per tentare di
correggere gli errori commessi, errori inevitabili che, comunque, ci sono serviti a crescere come esseri umani.

La Scuola, con la sua facciata imponente, con i suoi cortili chiassosi, con i suoi pioppi e i suoi passeri, con il ricordo del suo Balilla, con le rose
e i copihues, con tutto ció che forma parte ormai del nostro vivere quotidiano, ci riceve un’altra volta, dopo due mesi di silenzio... e lo fa con la solita accoglienza.

Ma inesorabilmente i ragazzi di una volta siamo diventati vecchi, le pareti screpolate odorano di passato, ogni angolo di questo edifi cio ci porta alla
memoria momenti vissuti tanti anni or sono.

E che non torneranno, o almeno non nel modo in cui vorremmo: la Scuola ha bisogno dei volti amichevoli dei nostri ex alunni, educati nell’affetto
per la lingua e la cultura italiane. Quegli ex alunni che, per un motivo o per l’altro, non continuano la tradizione con i loro fi gli, optando per altre vie educative.

Dentro un ventaglio pressoché infi nito di possibilitá, forse la nostra istituzione non é sufficentemente attraente nei confronti di altre, ma crediamo saldamente che le supera in tanti aspetti.

Forse il piú importante é il senso di appartenenza che sveglia nei suoi alunni e negli adulti che lavoriamo qui, indipendentemente dal fatto di avere o non ascendenza italiana...

I nostri Quarti che sono tornati pochi mesi fa dal Viaggio di Studio ce lo confermano:
sono cresciuti in un’atmosfera d’italianitá e hanno potuto far realtá un sogno ad occhi aperti, cresciuto e maturato durante tanti anni.
Magari non riescano a verbalizzare l’importanza di quest’esperienza e si fermino sugli aneddoti adolescenziali, ma un fatto é indiscusso: il soggiorno in Italia, insieme ai compagni e professori, li ha cambiati
per sempre, e ha segnato un prima e un poi nella loro vita...

SCUOLA ITALIANA VALPARAISO.